L’1° maggio 2023 è stata approvata la bozza del Decreto Lavoro. Il testo del provvedimento è ora atteso in Gazzetta Ufficiale.
Le novità, per quanto riguarda le aziende, sono numerose:
Contratti a termine in sintesi…
Previsto che l’apposizione del termine superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:
– è disciplinato dalla contrattazione collettiva ai sensi dell’art. 51 del D.Lgs. 81/2015 (contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro RSA/RSU);
– in assenza di regolamentazione da parte della contrattazione collettiva, le ragioni tecniche, organizzative e produttive potranno essere individuate (e riportate nel contratto) dalle parti contraenti, ovvero datore di lavoro e lavoratore, ma solo fino al 31 dicembre 2024.
Da ultimo resta confermata la causale sostitutiva: l’apposizione del termine superiore ai 12 mesi e comunque non eccedente i 24 mesi potrà avvenire per sostituire altri lavoratori.